L'inquisizione in Italia. Dalla comunità dei martiri alla chiesa d'Oriente

 L'Inquisizione in Italia




Dalla comunità dei martiri alla Chiesa d'Oriente


La chiesa delle catacombe e la svolta costantiniana


Durante i primi due secoli di storia del cristianesimo, quando i seguaci di Gesù Cristo vivevano ai margini della società civile e durante il III secolo, quando furono perseguitati dagli imperatori romani, le divergenze dottrinali si risolvevano con ammonizioni fraterne secondo l'insegnamento di Gesù Cristo in Matteo 18-15-18.


“Se tuo fratello commette una colpa va e ammoniscilo tra te e lui solo, se ti ascolterà avrà guadagnato un fratello, se non ti ascolterà prendi con te una o due persone perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni, Se poi non ascolterà neppure costoro, dallo all'assemblea, sia per te come un pagano o un pubblicano, In verità vi dico, tutto quello che legherò sopra la terra verrà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierò sopra la terra verrà sciolto anche in cielo.”


Per i montanisti, un movimento diffuso in Asia minore alla fine del II secolo che attendeva l'avvento immediato del giudizio finale e applicava un conseguente rigorismo morale nonché la rinuncia al matrimonio, e lo stesso avvenne per la prima discussione trinitaria del III secolo. I cristiani rendevano spesso testimonianza della loro fede con il martirio e quindi era per loro inconcepibile adottare verso il dissenso interno la violenza che veniva usata contro di loro dai poteri costituiti.

Dopo la vittoria di Costantino al ponte Milvio e la conseguente estensione del suo potere a tutto l'impero, il nuovo orientamento cristiano della politica religiosa stabilito dall'imperatore nel 313 concesse libertà alla nuova fede e ne permisero sviluppo nella società e l'interpretazione nella compagine dello Stato. I cristiani si organizzarono nelle prime strutture ecclesiastiche e le divergenze disciplinari e dottrinali più gravi al loro intimo vennero decise con l'intervento dell'imperatore romano, fu il caso dei donatisti, una minoranza scismatica di tendenze rigoriste in Africa, e degli ariani, dopo che il concilio ecumenico di Nicea (325), convocato dallo stesso Costantino, tanto che alla morte di questi, (361), la maggior parte delle sedi vescovili era governata dagli ariani. Il movimento fu superato dottrinalmente dagli sviluppi della teologia trinitaria. 

Un cambiamento di radicale importanza avvenne con l'editto dell'imperatore Teodosio I nel 380: il cristianesimo da religione lecita, divenne religione di Stato, secondo il modello tradizionale romano dei rapporti tra autorità statali e religiose, modello che integrava i due ambiti. Lo stato divenne cristiano e la religione cristiana si inserì nella vita dello Stato. 

Commenti

Post popolari in questo blog

La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Primo periodo scientifico

L'Inquisizione in Italia. Dalla comunità dei martiri alla chiesa d'Oriente