Sette religiose criminali. Antropologia dei culti
Sette religiose criminali
Antropologia dei culti
Sebbene sia opportuno distinguere i messianisni, in cui comporre la figura degli Eroi - Salvatori, dai millenarismi che preannunciano la prossima venuta di un mondo nuovo, le motivazioni che stanno alla base di questi due tipi di movimenti sono sufficienti per poter usare, i due termini indifferentemente.
Si possono distinguere, tre indirizzi nello studio dei movimenti messianici e millenaristi. Un primo indirizzo, antropologico, li interpreta come una reazione contro la perdita della cultura primitiva in seguito allo scontro con la civiltà occidentale. Si tratterebbe di un insieme di movimenti di contro -acculturazione.
Concetto di nativismo: tentativo cosciente e organizzato da parte die membri di una società, per ridare attualità o per perpetuare determinati aspetti della loro cultura (Sonton 1945). Wallace sostiene che si tratta di un fenomeno revival o rivitalizzazione del passato che il contatto culturale sta distruggendo.
Un secondo momento sociologico, vuol vedere in questi momenti una forma di resistenza dei popoli oppressi al dominio e allo sfruttamento imposti dai colonizzatori, quando la via della resistenza politica risulta ancora impraticabile, si tratterebbe di una sorta di infrastruttura religiosa, nella cui stessa corrente, si possono collocare coloro che nel profetismo, nel messianismo e nel millenarismo vedono più una risposta a uno stato di anomia sociale, provocata dallo choc culturale, che una risposta ad uno stato di oppressione vero e proprio (Miblmann 1951, Cohn 1958). L'indirizzo critico che si rimprovera a quello precedente di insistere troppo sulle situazioni sociologiche e non abbastanza sulla dimensione religiosa (Eliade 1949), sia che ci si colloca sempre sul terreno sociologico, rifiutando di attribuire a questi movimenti un carattere rivoluzionario, che essi solo secondariamente e solo in caso di persecuzione, hanno potuto assumere, il loro sviluppo rispondeva all'inasprimento delle contraddizioni interne della società in virtù degli effetti della colonizzazione (Suret -Canale 1958).
Questa evoluzione ha avuto il merito di eliminare, tutta una serie di concezioni e di rappresentazioni discutibili di questi movimenti, sia da parte di coloro che li consideravano l manifestazione, di una "nuova coscienza razziale" (Sommer 1950), possono esprimere altrettanto bene le aspirazioni di una razza che quelle di una classe o di una casta, sia da parte di coloro che in questi vorrebbero vedere dei movimenti separatisiti. Questo perché questi movimenti appaiono molto meno come rottura con la società europea. Di fatto la rottura, è con la società tradizionale.
E' a partire dal secondo momento, sociologico, che gli antropologi si sono resi sempre più conto che i messianismi africani, oppure i millenarismi occidentali, rompevano con le pratiche religiose tradizionali e con la magia ancestrale. L'arrivo degli europei ha creato negli indigeni africani bisogni nuovi e ha suscitato nuove richieste, a cui la società tradizionale non riusciva a far fronte i movimenti messianici o millenaristi costituiscono una sforzo per scoprire una soluzione originali a questi nuovi problemi, anche se utilizzano elementi arcaici.
E' nel corso del terzo periodo, che quest'aspetto di assimilazioni diventa preponderante: "la nozione di Cargo", scrive Burridge (1960) "non sgorga dai sentimenti anti europeo; essa esige l'assimilazione degli europei". Il myth -dream che sta alla base del Cargo dimostra chiaramente che gli obiettivi possono essere raggiunti unicamente con l'ausilio degli uomini bianchi e indigeni in termini non d'identità reciproca, benwsì di amicizia, ovvero d'equivalenza.
L'equivalente: esso ci fa passare all'ultimo aspetto dei millenartismoi o dei messianismi, su cui contiamo costruire questa relazione: la ricerca di una nuova identità etnica da parte dei popoli colonizzati o ex - colonizzati.
Mihlmann, a partire da esempi presi tanto tra gli amerindi, tra gli amerindi, gli africani, gli asiatici, quanto tra i popoli dell'Oceania, mostra che questi movimenti si manifestano ovunque, con un "apporto culturale specifico" che non rispecchia la fedeltà a una cultura tradizionale, che può anche essere una reintegrazione della cultura europea in termini africani, che può costituire la creazion e d8i una cultura originale, diversa al contempo sia da quella degli antenati, sia da quella degli europei. Il dato fondamentale, è la loro finalità ed identità: il desiderio di ripristinare una coscienza di gruppo compromessa dall'irruzione di una cultura straniera superiore, grazie all'evidenza massiccia di un apporto culturale specifico.
Cosi troviamo, tutti gli elementi di un'interpretazione in una nuova prospettiva del fenomeno, attraverso i concetti di dignità collettiva e d'identità tecnica, elementi che sono stati di recente usati nello studio di altri movimenti, e per quel che riguarda "l'apporto culturale specifico". L'identità di un'individuo è la risultanza del processo d'identificazione con un gruppo: che può e4ssere semplicemente di natura sociale, ma che può anche essere un gruppo etnico, cioè micro - sociale, o culturale, il che gli consente di avere uno statuto determinato, che gli assicura un posto a se all'interno del cosmo, come all'interno della società e che gli detta infine il ruolo appreso tramite i millenarismi della socializzazione: l'esistenza di gruppi religiosi alternativa non determina quindi ipso facto la perdita d'identità dei gruppi minoritari sul piano culturale.
La Santeria e il Voodoo: queste religioni collocano l'individuo all'interno di un gruppo coerente e danno a ciascuno nel mondo e nella società il destino che è fissato agli Dei.
Il messianismo fa la sua comparsa ogni volta che si producono cambiamenti nella società o nella cultura, cambiamenti che rimettono in causa sia i valori antichi che gli equilibri riconosciuti di status, questo avvenne sia che i cambiamenti siano dovuti a cause esterne, come la colonizzazione, oppure a cause interne, come le trasformazioni delle caste e delle classi sociali mobili, o, a fenomeni quali lo sviluppo della società industriale, che disloca i rapporti antichi tra gruppi sociali e religiosi.
I movimenti millenaristi si spiegano a partire da questi movimenti socio - culturali e costituiscono uno sforzo da parte degli individui colpiti da queste mutazioni dottrinali e culturali per forgiarsi una nuova identità, garante sia per la dignità del gruppo minoritario rispetto a quello maggioritario, sia del gruppo rispetto al gruppo privilegiato.
Tutti gli etnologi concordano, nel definire gli effetti dello choc delle culture occidentali e non come in un primo momento. Nella misura in cui l'equilibrio dell'individuo è funzione dell'equilibrio delle norme della società da lui interiorizzate, e cioè di distruzione delle identità individuali si può affermare che l'uomo africano non sa dove si colloca.
Vander Kroct (1962): la disintegrazione dell'antico ordine sociale esistente, prima dell'arrivo degli europei, si traduce sul piano psicologico nella scomparsa del super Io e, poiché, a quest'istanza psichica che impone all'Io la sua unità quest'ultima si frattura in tendenze molteplici, incoerenti o instabili. Balandier insiste sulla scomparsa delle antiche solidarietà tribali etniche con la formazione delle nuove nazioni, passando dal registro sociologico al registro psicologico, con la scomparsa delle antiche identità tribali o etniche e la conseguente necessità a costruzione di nuiove identità affinché l'individuo possa nuovamente realizzarsi, soprattutto nei confronti di un gruppo religioso.
L'attuale sviluppo della stregoneria, tanto in Africa che in Melanesia è l'espressione, di quest'angosciante sentimento di perdita della personalità individuale, gli stregoni sono considerati "mangiatori di anime", sono il simbolo d'aggressività del nuovo ambiente atomizzato, squilibrato, anomico, in cui sono obbligati a vivere gli uomini della tradizione. La ricostruzione di una nuova identità, per uscire da questa angoscia di natura mistica tanto traumatizzante per l'individuo, avviene in termini religiosi, sotto forma di movimenti messianici e millenaristi.
Perché questa identità, venga percepita come identità propria, bisogna che, non ci sia soluzione di continuità tra essa e quella antica e che non si manifesti come divina, se non opposta , a quella dei bianchi.
Così recuperiamo i concetti di nativismo, di revival e di superatismo, inseriti in una dialettica che li abbraccia, la continuità appare o nella ripresa dei costumi antichi temporaneamente abbandonati, come nella Ghost Dance, nelo Cargo melanesiano, nella ricerca della trance ecc. , oppure sotto forma di comunicazione stabilita tra il mondo profano di oggi dei nuovi gruppi settari e le fonti del sovrannaturale.
Riti antichi, che si rivelano impotenti a riequilibrare un mondo colpito più duramente dal disordine introdotto dalla tecnologia, si rende necessario "immaginare" riti nuovi, più "forti" di quelli antichi.
Questi nuovi riti, vengono forniti dagli antenati, al fine di salvare i loro discendenti, in sogno o sotto forma di allucinazioni o anche dell'Eroe culturale che torna tra i suoi sotto forma di Salvatore perché apportatore di nuova e vera salvezza.
La continuità dell'identità culturale consente di ritrovare il mondo, in cui ogni individuo sapeva esattamente quello che doveva fare per acquisire l'approvazione e il rispetto dei suoi simili.
Deve essere posta in rilievo l'importanza della conservazione o del ritorno agli status e ai ruoli tradizionali dei movimenti millenaristi e la si spiega più in base ai cambiamenti strutturali che a quelli culturali e questa conservazione consente di distruggere l'identità razziale dell'indigeno da quello dei bianchi occidentali, creando u certo numero di valori particolari attorno ad un gruppo.
Nelle loro frenesie rivoluzionarie, essi rivendicano un'apocalisse del caos originario, in cui non soltanto le nuove norme di amministrazione, ma perfino quelle stesse della società tradizionale, sono provvisoriamente abolite, ciò non toglie che nella maggior parte dei casi:
1. questi movimenti si vedono costretti a constatare che il cristianesimo ha ostacolato i culti antichi e che non è possibile far ritorno al "feticismo". Il loro obiettivo sarà quindi quello di creare, in queste condizioni, delle chiese nazionali, sul modello della Chiesa cristiana, in grado di rivaleggiare con lei, su basi paritarie.
2. sono costretti a constatare che gli antichi legami di lealtà, tribale o etnica, sono stati colpiti a morte dalla costituzione di nazioni indipendenti, da quel momento il loro obiettivo sarà quello di strutturare i loro movimenti in forma di religioni nazionalizzate per non dividere la lealtà dei loro fedeli e di accettare il cambiamento che si è prodotto nella società globale, cioè il passaggio dalle solidarietà di lignaggio o di villaggio a solidarietà nazionali.
Per comprendere i messianismi e i millenarismi è necessario superare il punto di vista della comunità per vedervi al contrario una ripresa dell'iniziativa da parte della società dominante, con l'obiettivo di elaborare una via nuova verso l'avvenire e, a partire dalla cultura ereditata, di creare un mondo culturale nuovo che servirà di sostegno ad un'identità che risulti "davvero rispettabile". Da qui l'importanza del messia, leaders o guru che sir si voglia.
La coscienza di essere disprezzato, isolato o inferiore si tramuta così in coscienza di appartenere ad un'élite religiosa e culturale: la fierezza perduta viene così recuperata. I movimenti millenaristi consento di sfuggire al sentimento frustrante di dipendenza. Invece di attendere dall'esterno la soluzione di nuovi problemi posti dai cambiamenti sociali, i nuovi gruppi religiosi tentano di risolverli da soli.
L'importanza dei movimenti messianici o millenaristi, si basa su un numero considerevole di fatiche si possono trovare nelle opere degli etnografi.
Per l'Africa nera la concezione che ci si fa della stregoneria. Presso certi gruppi religiosi della Costa d'Avorio si ritiene che gli stregoni dispongano di possibilità creative assolutamente identiche a quelle degli ingegneri bianchi: nel corso della notte possiedono navi, aerei, fucili ma ciò che li distingue dai bianchi è il fatto che possiedono queste cose durante il favore delle tenebre, mentre i bianchi si sono riservati il giorno. Nel Bwiti Fang, gli stregoni traggono la loro potenza magica dal possesso di una sostanza particolare, l'Evu. Se gli europei sono in grado di costruire aerei o macchine ciò significa che anch'essi possiedono a loro volta l'Evus.
Si è costretti a constatare la superiorità dei bianchi nella sfera tecnica, anche se li si giudica inferiori alla sfera morale, soprattutto nel millenarismo melanesiano, deriva l'idea di una colpa commessa. Questa colpa è un errore che può essere riparato, riparato, ad esempio inventando nuove tecniche, magiche o religiose, per far tornare il Cargo, questa volta però, unicamente a profitto degli indigeni, che hanno la possibilità di dimostrare la loro equivalenza con i bianchi riacquisendo l'identità negata. Un cambiamento d'identità determinato dall'irreversibilità della storia, esige un cambiamento dell'essere.
i millenarismi, tendono a diventare religioni di salvezza, e qui il termine non si considera più nel nesso politico, di "liberazione" bensì in senso analogo a quello che esso possiede nel pensiero cristiano.
Solo negli ultimissimi tempi ha cominciato a venire in luce l'idea dell'esistenza di religioni di salvezza all'interno delle società tradizionali, in particolare attraverso il lavoro dei sociologi e psicologi, che ne hanno rivelato le attrattive.
In questi movimenti millenaristi, si entra tramite un'iniziazione che in America soprattutto con il cultro del peyote o in Africa con il Bwiti, può assumere la sfera di un rinnovamento completo della personalità o dell'identità attraverso l'ingerimento di sostanze allucinogene.
Essa può assumere la forma di un'iniziazione a cerimonie nuove e segrete, le quali costituirono l'infrastruttura della formazione settaria di nuove identità. Essa, può sfociare, in una dicotomia manichea tra il mondo profano cosiddetto, il regno di Satana e il mondo settario della nuova chiesa, la quale garantirà la salvezza di coloro che in essa "si identificheranno" in qualità di uomini interamente nuovi.
Questi messianismi hanno un'evoluzione nel corso del tempo e si trasformano da movimenti rivoluzionari a movimenti di salvezza e questo in virtù di una reinterpretazione in termini antropo - sociologici degli apporti culturali cristiani.
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