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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Jacques-Louis David

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 Jacques-Louis David La pittura come stimolo alle virtù pittoriche Dopo una formazione compiuta in ambito tradizionale, Jacques-Louis David (1748-1825) ottenne l'ambitissimo Prix de Rome che gli permise, nel 1775, di raggiungere l'Italia. Il quinquennale soggiorno romano fu per lui un periodo, ricco di esperienze fondamentali, come la scoperta dell'arte italiana (non solo l'antico ma anche Michelangelo, Raffaello, Caravaggio) e, verosimilmente, la conoscenza degli scritti di Winckelmann, Mengs e gli altri teorici del Neoclassicismo. In occasione di un viaggio a Napoli nel 1779, David ha avuto una sorta di improvvisa illuminazione che lo indusse a liberarsi delle esperienze precedenti per guardare agli antichi con gli occhi di Raffaello, come per esempio di stile e di grandezza umanistica. Tra le prime opere realizzate dopo il rientro in Francia, vi è Belisario che riceve l'elemosina (1782), in cui emergono elementi autenticamente nuovi come l'impaginazione fonda

ALESSANDRO BARBERO | QUANDO IL FUTURO ENTRA NELLA STORIA | LEZIONI DI ST...

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Antonio Canova, Amore e Psiche, 1788-1793

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 Antonio Canova, Amore e Psiche, 1788-1793 Antonio Canova, Amore e Psiche, 1788-1793 La storia Una delle prove a cui viene sottoposta Psiche, nella favola contenuta nell'Asino d'Oro di Apuleio, consiste in un viaggio nell'Ade dove Prosperina le consegna un vasetto da tenere chiuso. La fanciulla, spinta dalla curiosità, lo apre e cade svenuta, impietosendo Amore (o Cupido) che si reca da lei, la ridesta pungendola con una delle sue saette e lo bacia teneramente.  Canova, rappresenta il momento in cui Amore si appresta a baciare la fanciulla, sfiorando con sottile erotismo il suo corpo ed immergendo lo sguardo negli occhi di lei.  L'idea compositiva venne all'artista, da un dipinto di Ercolano con Fauno e Baccante, già utilizzato da Canova anche per un'opera precedente, il gruppo con Adone compianto da Venere (Possagno, Gipsoteca).  La struttura Il gruppo marmoreo è fondato su una serie di geometrie compositive, che si colgono esclusivamente attraverso la visione

Antonio Canova

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 Antonio Canova Antonio Canova, Due nudi stanti: l'uno di dorso, l'altro di prospetto. Matita e carboncino su carta bianca, 42,2x32,7 cm. Bassano del Grappa, Museo Civico.  Antonio Canova, Nudo femminile andante di profilo. Matita e carboncino su carta bianca, 44,2x30,4 cm. Bassano del Grappa, Museo Civico.  Antonio Canova. Nudo maschile Antonio Canova, Dedalo e Icaro, 1777-1779. Marmo, alt. 200 cm, lungh. 25 cm, prof. 97 cm. Venezia, Museo Corner.  Antonio Canova, Tese e il Minotauro, 1781-1783. Marmo, alt. 145,4 cm, largh. 158,7 cm. prof. 91, 4 cm. Londra, Victoria & Albert Museum.  La scultura neoclassica: una "pacata grandiosità" Di statura europea fu lo scultore Antonio Canova capace di superare la sua epoca e i confini della sua terra. Egli fu infatti in grado di collaborare, nello stesso tempo, con Napoleone e con il governo pontificio di cui era ospite.  Nato a Possagno (Treviso) nel 1757, Canova ricevette una prima formazione ad Asolo, presso lo scultore

Edvard Munch. Il grido. 1893

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 Edvard Munch, Il grido, 1893 Edvard Munch. Letto di morte Edvard Munch, Angoscia, 1894, Olio su tela, 94x74 cm. oslo, Munch-Museet. Edvard  Munch, Disperazione, 1892. Olio su tela, 92x67 cm. Thelska Galleriet. Edvard Munch, Il grido, 1893. Il sentimento dell'angoscia viene trasferito allo spettatore non soltanto dal tema e dai colori, ma anche da alcune peculiarità della composizione. La figura del protagonista parte dal centro del quadro, in basso, ma poi devia leggermente senza peraltro arrivare a occupare decisamente la destra della composizione. Il bordo superiore della testa occupa quasi il centro della linea mediana della tela, ma il nucleo dell'attenzione, l'ovale della bocca, risulta spostato verso il basso e oppresso dalla parte alta della composizione, più forte anche in termini di colore.  Munch qui ci impedisce di identificare la sua composizione con un qualsiasi schema già praticato dalla storia dell'arte e dunque, in un certo sento "pacifico". I