La Preistoria

La Preistoria


Grotta di Lascaux. Francia 

Il termine "Preistoria" (dal latino pré, prima, e historia, storia) individua il lunghissimo periodo che va dalla prima fase di stanziamento di gruppi umani in un territorio, fino alla comparsa di testimonianze scritte. Queste ultime possono essere approssimativamente collocate all'inizio del IV millennio per i territori compresi tra la Mesopotamia e la valle del Nilo ("Mezzaluna fertile") e in fasi successive nel resto del vicino Oriente e dell'Europa.
In Europa, la presenza di un linguaggio e di un'espressione scritta come fonti documentarie va riferita all'Età del ferro, avviata mille anni prima di Cristo. 
La produzione scritta, relativa a leggi o a testi religiosi e rituali accompagnata dalla costruzione di opere monumentali, che identifichiamo come megalitiche in altri casi ha invece segnato la rinascita di veri e propri sistemi urbani. 
E' possibile parlare della presenza di espressioni artistiche a partire dal Paleolitico superiore, o Età della Pietra antica, cioè di circa 30.000 anni fa, alla produzione di semplici manufatti di tipo utilitario si affiancò la creazione di figure o segni intenzionalmente incisi o dipinti su armi, su utensili o sulla roccia. A questi si aggiunsero una produzione scultorea di piccole dimensioni e l'organizzazione dei primi luoghi di culto. 
Solo dopo il 10.000 a.C., con il Mesolitico, o Età della Pietra media, l'uomo comincia ad addomesticare gli animali e ad abbandonare le caverne. Tale attitudine troverà compiutezza nella successiva fase del Neolitico (6.000 a.C. al 4.000 a.C.), o Età della Pietra nuova. 
Organizzato in insediamenti stanziali, l'uomo impara a levigare la pietra, la gestione dell'allevamento e dell'agricoltura. L'Età neolitica si conclude, nei territori dell'Egitto, e della Mesopotamia, nel IV millennio ed è seguita dal periodo del rame. del bronzo e quindi del ferro. In Europa, invece, l'Età del Ferro si avvia stabilmente non prima della fine del II millennio a.C. 
L'arte in Età preistorica assume di volta in volta significati diversi, non riferibili ad una funzione di tipo comunicativo, legata in molti casi ad aspetti magico-rituali. Prendiamo ad esempio i cicli di pitture di Età paleolitica rinvenuti sulle pareti delle grotte. 
Essi rappresentano in prevalenza bisonti, tori, cavalli, renne, cervi, capre, segni astratti e più raramente l'uomo. L'artefice non è spinto da una semplice volontà descrittiva, ma da un'esigenza rituale. 
In tal senso, la pratica figurativa può avere fini magici, in quanto vuole propiziare il buon esito della caccia o la fertilità della terra. Questi possono associarsi o meno a specifici fini di culto, spesso rivolti a divinità naturali: quali il Sole e gli astri. 

- 650000-120000 a.C. Paleolitico Inferiore
Uso del fuoco in Europa. Primi oggetti in pietra, lavorata per percussione. 
- 120000-35000 a.C. Paleolitico Medio
Uomo di Neanderthal
- 35000-10000 a.C. Paleolitico Superiore
Testimonianze in Europa (Area Mediterranea e Franco-Cantabrica, Nord Africa e Siberia). 
Pietra scheggiata in entrambe le facce (amigdala). 
- 10000-6000 a.C. Mesolitico 
Una mutazione climatica determina la diminuzione del numero di uomini e di animali. 
Nascita di piccoli insediamenti stabili; l'uomo si dedica all'agricoltura e all'allevamento. Produzione di coltelli, punte di lance, asce.
- 6000-4000 a.C. Neolitico
L'uomo diventa sedentario. Pietra lavorata e levigata. Avvio della produzione di vasi di ceramica. Nascita delle culture fluviali nelle valli Mesopotamia, del Nilo, dell'Indo, dell'Hang-ho. 
- 4000-3000 a.C. Eneolitico (o età del Rame)
Inizia la lavorazione del rame. Numerose testimonianze di cultura materiale (armi, utensili, ecc.)
- 3000-1000 a.C. Età del Bronzo
Si sviluppa la lavorazione dei metalli. Civiltà in Egitto, Mesopotamia, Egeo. In Italia settentrionale sorgono le terramare. 

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