L'astrologia. Che cosa pensare dell'astrologia?

L'astrologia
Che cosa pensare dell'astrologia?

L'universo astrologico richiede, lo studio accurato d'un insieme di dati difficili a riassumere, ed entra con difficoltà in un quadro enciclopedico. 
Poche discipline, sono state maggiormente discusse nei secoli, e soprattutto ai tempi moderni, quanto l'antica <<Scienza degli Astri>>. Le dispute fra i suoi partigiani ed i suoi avversari non sembrano aver avuto altro risultato che quello di rendere sempre più divergenti le opinioni, al punto che non esistono, all'epoca nostra, due astrologi che vadano completamente d'accordo sul modo di concepire quest'arte divinatoria. 
Noi che, studiamo solo gli enigmi che lo spirito umano si pone, non abbiamo necessità di schierarci pro o contro l'Astrologia, né di giustificare o condannare la divinazione in generale. Ma, non si potrebbero esaminare per un certo tempo dei temi di ricerca come quello, senza arrivare ad esprimere un giudizio sul valore di questi principi e su questi metodi. 
Ora, dal momento che i dati della Astrologia non sono mai stati oggetto d'uno studio scientifico attento e completo, è ancora impossibile poterlo giudicare in maniera veramente obiettiva. I suoi detrattori, in nome della ragione o della scienza, l'attaccano. Condannare senza essersi dedicati a ricerche minuziose e rigorose sul motivo della condanna, equivale a pronunciare una sanzione in nome d'un dogma prestabilito; il che significa assumeva un atteggiamento estraneo a quello del vero uomo di scienza, essendo la scienza soprattutto un rifiuto della ipotesi che si danno per certezze assolute ed un ricorso permanente al metodo sperimentale. Il preteso razionalista che rigetta le dottrine astrologiche senza averle studiate né esattamente capite, e per il solo pretesto che non sono <<razionali>>, somiglia al teologo che rifiuta un'opinione perché non va d'accordo con i dogmi d'una chiesa. Nulla è più pericoloso per la ragione che limitarsi a delle dimostrazioni che essa pretende sicure o ad evidenze che ritiene abbacinanti e che, talvolta, hanno ingannato i più acuti spiriti. Tutti sanno che Lavoisier, negava con veemenza che le meteore fossero delle masse rocciose cadute dal cielo: questo era il contrario dell'evidenza il buon senso per capire che delle pietre non potevano rimanere immobili nello spazio, né volare da sole, come degli uccelli. In queste condizioni, credere alle origini celesti delle meteoriti dimostrava una mentalità superstiziosa ed un'ignoranza totale delle leggi fondamentali della fisica. Voltaire schernì le scoperte di Boucher de Perthes che osava affermare che delle ossa umane avevano migliaia di anni. In questi esempi, il rigore del ragionamento del filosofo e del chimico non erano in causa; soltanto, le loro premesse erano false, mentre erano da essi ritenute evidenti. L'uni ignorava che al di là dell'atmosfera terrestre esistevano delle masse in continuo movimento, l'altro che certi terreni possono conservare delle ossa per decine di migliaia d'anni, mentre le terre umide della maggior parte dei cimiteri le riduce in polvere in qualche decennio. 
Nessun difensore dell'Astrologia ci sembra aver portato la dimostrazione sicura della verità della sua arte: se alcune coincidenze sono conturbanti, se dei risultati statistici ci obbligano a riflettere, rimane assodata, d'altra parte, che nulla di serio è stato fatto per verificare scientificamente l'esattezza dell'Astrologia. Non ci riteniamo in diritto di sospendere la formulazione del nostro parere fino a quando i lavori precisi, estesi e prolungati in campi sufficientemente diversi non avranno stabilito in maniera chiara le relazioni non fortuite o, al contrario, l'assenza totale dei rapporti tra i fatti ed i loro principali significati, secondo la tradizione astrologica. Queste ricerche sono da noi considerate pregiudiziali e l'importanza del loro scopo dovrebbe incitare ad intraprenderle. 
Sono stati realizzati, dei diagrammi che rendono conto della posizione di Marte nel caso di tremila militari o quella di altri pianeti in diversi gruppi di mestieri. Si sono così ottenuti dei risultati più o meno significativi, discutibili e, lo sappiamo, molto contestati. Facendo questo, ci si è allontanati dall'Astrologia stessa, perché nessun astrologo degno di questo nome sosterrà che la sola posizione d'un pianeta possa permettere di predire l'avvenire d'un individuo, neppure su un un punto ben determinato. 


La Via Lattea

La loro regola d'oro di questa tradizione mitica vuole che qualsiasi giudizio provenga da un complesso di dati fra i quali figurano almeno il segno, la casa e gli aspetti. La loro regola d'oro di questa tradizione mitica vuole che qualsiasi giudizio provenga da un complesso di dati fra i quali figurano almeno il segno, la casa e gli aspetti. 
La vita quotidiana e la più semplice esperienza confermano questo principio, fra tremila militari, infatti, si possono incontrare dei soldati loro malgrado e degli uomini poco dotati per l'arte della guerra. Le vocazioni mancate non entrano nel quadro di una simile statistica, perché non  tiene conto d'un solo fattore astrologico. Diverse configurazioni astrali si possono riferire alla stessa professione e su questo punto anche la statistica è insufficiente. Certamente, Marte che culmina domina l'oroscopo di certi militari, ma Marte in Casa VI, in buon aspetto con Giove al punto mediano del cielo, è anche indicativo del mestiere delle armi. Queste avvertenze devono spingere ad una certa prudenza nel maneggio delle statistiche stabilite. 
Il lavoro recentemente proposto da M. André Barbault, Vice Presidente del Centro Nazionale d'Astrologia. Queste ricerche consisterebbero nella riunione e nel confronto degli oroscopi di individui che hanno presentato delle tendenze  e subito dei destini analoghi: per esempio degli assassini, sadici, dei re deposti, dei celibi; e nel trovare nei loro temi delle configurazioni astrologiche identiche. Ma i fatti dovrebbero, esser rigorosamente precisati e circoscritti. I celibi: un simile gruppo ci sembra troppo eterogeneo per esser scelto. Infatti, un uomo rimane celibe per dei motivi differenti e non si vede quale comune misura vi possa essere tra il celibato e la misoginia, per deformità fisica od anche per impotenza sessuale, o per eccessivo gusto della libertà. I significati astrologici di questi destini sono diversi ed occorrerebbe, prima di procedere all'esame loro, fare una distinzione preventiva di questi differenti spiriti del celibato. 
L'atto d'uccidere un individuo mutilandolo, o, per un re, la perdita del trono, sono avvenimenti definiti; i quali, anche se dipendono, nell'interno della loro categoria, da cause o da situazioni variabili, rimangono tuttavia dei dati paragonabili. Due mestieri simili o due celibati, viceversa, non sono necessariamente degli stati identici. 
Studiando un numero sufficiente di casi riguardanti un fatto ben determinato e paragonando fra loro gli oroscopi, si metterebbero in evidenza, forse, certe analogie sorprendenti, delle quali sarebbe facile, d'altronde, calcolare la probabilità di coincidenza. Si otterrebbero due risultati: in primo luogo, si saprebbe finalmente in maniera sicura, basandosi su documentazioni sperimentali, se l'Astrologia possiede qualche valore obiettivo, se ci è permesso concederle credito o se, viceversa, dobbiamo considerarla una lunga aberrazione dello spirito umano.  In secondo luogo, noi non conserveremmo regole tradizionali che non fossero solidamente confermate dall'esperienza scientifica. 
Un lavoro realizzato da M. André Barbault apre delle interessanti prospettive. Questo astrologo ha studiato sistematicamente la lista dei sovrani francesi da Carlo VIII a Napoleone III e quella delle loro mogli ed ha paragonato i loro oroscopi, allo scopo di scoprirvi l'accordo planetario che indicava il loro matrimonio. E' arrivato alla conclusione seguente: <<Su diciannove coppie abbiamo nove congiunzioni Sole-Luna, una volta su due invece d'una volta su nove, secondo la media dei ritorni Sole-Luna e Luna-Sole, a 10 gradi d'orbita; sei congiunzioni Luna-Venere; quattro congiunzioni Venere-Marte e quattro congiunzioni Venere-Marte, e quattro Venere-Venere. Si riscontra che le coppie reali meno innamorate o meno felici sono quelle che presentano le minori "affinità astrali". Un esempio rappresentativo è la coppia Enrico IV e Margherita di Valois, che fu dominata da una totale incompatibilità fisica. Ora, la Venere di Enrico, a 24° dello Scorpione, è in quadratura col Marte di Margherita, a 26° del Leone; mentre il Marte del primo, a 15°del Capricorno, è all'opposizione della Venere della seconda, situata a 19° del Cancro. Il Sole d'Enrico (2° del Capricorno) è, d'altra parte, all'opposizione della Luna di Margherita (26° dei Gemelli)>>. 


Luigi XIV


La regina Maria Teresa d'Austria


Dai confronti effettuati da M. Barbault si possono ricavare diverse conclusioni: 
1) Questi risultati stabiliscono la realtà delle concordanze in numero nettamente superiore a quello che lascerebbe prevedere il calcolo delle probabilità. Si è notato che la congiunzione Sole-Luna si riproduce nove volte su diciannove, mentre le probabilità avrebbero lasciato prevedere una volta su nove. Non è evidente il caso di riconoscere un valore all'Astrologia basandosi su un semplice elenco di confronti, ma vi è, in questo, un inizio d'una documentazione valida. 
2) Secondo il parere degli stessi astrologi, una situazione come quella matrimoniale si traduce, nel <<linguaggio astrale>> in parecchie maniere diverse. Così, per esempio, nel caso di Luigi Filippo e di Maria Amelia di Borbone, il <<significatore del matrimonio>> è una congiunzione Sole (Luigi Filippo) - Luna (Maria Amelia); nel caso di Francesco II e di Maria Stuart, si tratta di una congiunzione Luna - Luna; in quello di Enrico IV e di Maria dè Medici d'una congiunzione Venere (Enrcio IV) - Marte (Maria de Medici), ecc. Uno studio più lungo ed approfondito del problema metterebbe forse in evidenza il significato di queste diversità. In altre parole, si pone la questione di sapere se tutti i matrimoni segnalati da una congiunzione Luna - Luna presentano o no uno o più caratteri comuni;
3) Le discordanze segnalate da M. Barbault, come quelle del matrimonio di Luigi XV, devono essere esaminate attentamente. Il fatto, per questa unione, di essere stata infelice non ha impedito d'esser consumata e soprattutto di essere stata durevole. L'abbondanza di documenti, la loro critica severa, l'analisi statistica dei risultati, partendo da criteri astrologicamente e scientificamente validi, saranno i soli argomenti capaci di dare la certezza che l'Astrologia merita la nostra attenzione, alla stessa maniera delle  numerose esperienze di Rhine che sole hanno fatto ammettere l'esistenza della trasmissione, del pensiero, della telepatia, delle quali soltano cinquanta anni fa dubitava qualsiasi uomo di scienza degno di questo nome. 
L'Astrologia. La forma sotto la quale si presenta a noi e che noi abbiamo ereditato, per il tramite degli Arabi, ci viene dai Caldei e dagli Egiziani, ma i nomi utilizzati sono latini e si riferiscono alla mitologia latina e greca. Infatti noi utilizziamo l'Astrologia di Tolomeo, riveduta nel XVII secolo da Morin de Villefranche. 


L'Astrologo Morin de Villefranche

Si devono distinguere nel corso della storia, tre tendenze principali nella tecnica dell'interpretazione dell'oroscopo e, nella concezione stessa dell'Astrologia. La tendenza antica è quella che prevale dalle origini di quest'arte divinatoria fino alla nostra epoca. L'Astrologia caldea sembra non aver servito che a dar lumi ai re per i loro progetti. Per quel che riguarda l'egiziana, anche se non  è escluso che sia stata obbligata a vaste conoscenze psicologiche e psicopatologiche, si tratta di cose difficili a provarsi. Allo stesso titolo dell'alchimia, la tradizione egiziana e le sue costumanze rimangono sempre piuttosto enigmatiche. Anche se si suppone sulle rive del Nilo il fiorire d'una grande civiltà spirituale, nulla si possiede tuttavia di positivo sull'insegnamento generale di questi misteri, se non numerosi documenti dispersi che possono ancora porre dei problemi agli archeologi. 
Noi conosciamo meglio la mitologia greco-latina, benché siamo molto lontani dall'averne afferrata tutta l'importanza psico-sociologica e d'aver analizzato abbastanza profondamente i principali miti. Ora, non si saprebbe comprendere veramente l'Astrologia greco-romana ignorando le verità psicologiche velate dalle leggende sacre del mondo mediterraneo. La storia di Eracle è di natura astrologica; i pianeti sono gli dei dell'Olimpo; i segni alludono a delle verità religiose ancestrali. 
L'Astrologia del Medio Evo e del Rinascimento aveva perduto questo primitivo vigore colla sparizione del paganesimo ma avrebbe potuto conservare un significato sacro se il Cristianesimo avesse accettato di far lega con lei. Ma siccome invece se ne allontanò risolutamente, l'Astrologia continuò, solitaria, la sua evoluzione. Da Claudio Tolomeo e Morin de Villefranche, si assiste infatti ad una determinazione di formule che non corrispondono più agli elementi vivi della mitologia: l'Astrologia si dissecca perché gli dei sono considerati morti. Essa non è più che una branca distaccata d'una religione crollata. 

Grand Kalendrier et compost de Bergiers


Fisica subterranea 


E' a Morin de Villefranche che si deve il suo rinnovamento al XVII secolo; con lui incomincia a manifestarsi la tendenza moderna che segue ancora la maggior parte degli astrologi contemporanei. Codifica i propri procedimenti e le sue interpretazioni. Grazie a Morin de Villefranche si stacca definitivamente per prender l'aspetto d'un arte e d'una tecnica allo stesso titolo della medicina o della falegnameria. 
La quadratura Saturno-Giove rappresentava per gli antichi il conflitto di due divinità; nel cuore dell'uomo, d'un uomo in particolare, rappresenta il vecchio dio Saturno, il padre, il temporeggiatore, il canuto, il debole, che conduceva una guerra contro il potente e giovane dio dell'Olimpo, pieno di forza e di gloria, come, nell'Universo, si erano combattuti nelle epoche mitiche. L'individuo era, lacerato, al d'un reame, teatro di lotte intestine, diviso fra due capi rivali, in lotta per il potere. Infatti, Saturno e Giove non si affrontano per una causa che non sia quella dell'autorità suprema. 
Saturno e Giove sono relegati fra le ombre leggendarie degli Antichi. La quadratura Giove-Saturno diventa un semplice elemento di codice, alla stessa maniera nella quale il segno <<+>> è un simbolo aritmetico d'addizione. Ogni volta che l'astrologo troverà una quadratura Saturno-Giove in un tema di nascita, annuncerà al Consultante la rovina delle sue speranze, la perdita degli onori o l'impossibilità di arrivarvi, la cattiva sorte. 
Gli astrologi moderni fanno una predizione, stabiliscono un destino. Gli antichi evocavano le guerre degli dei nell'uomo. Il destino era una costrizione: <<Astra cogunt>>. Ma la lotta può essere orientata, diretta, sostenuta ed incarnata. Non si sa se Saturno trionferà su Giove o Giove su Saturno: <<Astra inclinant, sed non cogunt>>. Si vede come finalmente, e molto curiosamente, è il concetto antico che lascia all'uomo la più grande libertà od, almeno, la maggiore speranza. 
L'Astrologia moderna ha fissato delle regole rigorose. A misura che si sviluppava, voleva diventare più razionale, più <<scientifica>>. Questa tendenza aveva preceduto Merin de Villefranche: poco a poco. dalla decomposizione dell'Astrologia religiosa pagana, era derivata questa nuova forma <<laica>>, della quale Morin doveva diventare il legislatore. Tutti gli astrologi, oramai, lo vollero imitare ed aggiunsero le loro regole a quelle dei loro predecessori. In tal modo si creò l'insieme parecchio maestoso, che costituisce l'Astrologia detta: <<giudiziaria>>. Di maestro in discepolo, d'autore ad autore, una tradizione si è trasmessa, il più sovente senza alcun controllo, aggiungendo, senza dubbio, come sempre in casi del genere, il migliore al peggiore. Sono stati i partigiani di questa Astrologia che hanno dovuto e devono ancora subire gli attacchi della critica scientifica, più esattamente, razionalista. 
Dai litigi, dalle discussioni appassionate tra i sostenitori e gli oppositori doveva nascere la tendenza contemporanea dell'Astrologia. Le teorie di Freud non avevano certamente, all'origine, nulla che potesse sedurre gli occultisti o gli indovini e psicoanalisi freudiana non risvegliò echi in quest'ambiente. 
L'apporto considerevole di Jung alla psicologia del profondo ed alla conoscenza generale della struttura dello spirito umano, doveva, attirare un gran numero di investigatori del mistero. Uno psichiatra che dava un'interpretazione nuova delle  mitologie; ecco che, sconvolgendo le idee tradizionali, fondava una dinamica dell'anima nella quale i miti prendevano un valore fino allora insospettato. Ecco, che proponeva l'ipotesi d'un inconscio collettivo, grazie al quale tutte le esperienze anteriori dell'umanità potevano risorgere nell'anima di qualsiasi rappresentante della specie. No, gli non erano morti; erano stati dimenticati; ci si era nascosti per non vederli più. 
Miss Miller, una delle ammalate curate da Jung, viveva le sue metamorfosi ed i suoi conflitti dando ai suoi personaggi interiori dei visi analoghi a quelli che loro davano gli Antichi, in Oriente come in  Occidente e dei quali fanno ancora testimonianza i simboli antichi. Una nuova concezione dell'Astrologia dopo Jung, poteva nascere: noi chiamiamo ancora tendenza contemporanea questo adattamento dell'Astrologia ai dati della psicologia del profondo. Delle energie interiori si accordano o si combattono, si collegano in situazioni tipiche che tendono a riprodursi indefinitamente e segnano l'esistenza dell'individuo la loro influenza che si rinnova continuamente. La quadratura Saturno-Giove diventa il conflitto interiori fra due principi energetici potenti. La vecchia rivolta di Giove contro Saturno è quella del Figlio contro il Padre, l'attitudine gelosa ed aggressiva del figlio maschio che vuol carpire al padre la tenerezza di sua madre. Il conflitto può essere espresso mediante un'ostilità aperta: più spesso, sarà un'attitudine inversa, una imitazione del padre per meglio detronizzarlo, una identificazione. Nella quadratura Saturno-Giove, appare una dissociazione della personalità, una tendenza al caos. Se Saturno vince sarà l'invecchiamento, la sclerosi dell'anima. Se trionfa Giove, ma con quanta pena!, sarà un balzo in avanti, una liberazione profonda dell'individuo, vincolato da una attitudine stereotipata verso l'autorità e tutti i simboli del padre. Ma se la lotta rimane troppo tempo indecisa, porta all'anarchia interiore, alla disaggregazione della psiche individuale. 
E' troppo presto per produrre la probabilità del successo; ma si ha ben la possibilità di ritenere che questa evoluzione avverrà nel senso della psicologia contemporanea, le cui acquisizioni sono sempre più numerose e feconde. Così dobbiamo vedere in questa ultima evoluzione delle concezioni della  <<Scienza degli Astri>> il marchio della nostra epoca e l'influenza delle idee nuove che la caratterizzano. Può darsi che le teorie psicologiche di Jung permetteranno di stabilire un riavvicinamento tra la scienza e la tradizione. Non è escluso che la psicologia stessa trovi nell'Astrologia un prezioso ausiliario ed una sorgente di sviluppi ancora insospettati. Se questo avvenisse, un progresso importante sarebbe stato compiuto sulla via d'una migliore conoscenza dell'uomo, del suo essere intimo e di quello che si è convenuto chiamare il suo destino. 

Commenti

Post popolari in questo blog

La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Primo periodo scientifico

Cambiamento e movimento