L'aura. Storia dell'aura, L'aura. Si sviluppa l'aura

L'aura

Storia dell'aura

L'aura

Si sviluppa l'aura



Il mondo degli spiriti è vicino a quello dei vivi: è giunto il tempo delle pratiche degli sciamani. Gli sciamani hanno visioni e sono capaci di entrare in contatto con il mondo sovrannaturale in modo istituzionalizzato anche a livello sociale, perché il loro ruolo è estremamente importante nel risolvere i problemi della loro tribù. Le caverne sono un riparo, ma anche un luogo sacro dove avvengono i riti sciamanici e dove si incidono le prime figure: linee, cerchi, spirali... Queste forme sono le prime rappresentazioni di ciò che certi esseri umani riuscivano a vedere al di là di quello che vedevano gli altri. 
Siamo tra i 100.000 e i 50.000 anni fa e l'homo sapiens: segue le migrazioni degli animali per nutrirsi ed è attento a segni della natura: molti credono al potere del sole e della luna e lo sciamanesimo diviene un fenomeno planetario. Siamo a 20.000 anni fa il sapiens ha conquistato tutti i territori del pianeta, ha incontrato l'erectus in Asia e il, Neanderthal in Europa, ovunque ha rimpiazzato gli uomini precedenti ad è ormai l'unica specie della Terra. Attraverso il suo percorso, il suo cervello si ingrandiva considerevolmente e con lo sviluppo del cervello si svilupparono tutti i pensieri simbolici che caratterizzeranno l'uomo moderno con la costruzione di un mondo immaginario e di un mondo invisibile. Per la prima volta ha del tempo libero, perché con la caccia i grandi mammiferi riesce a liberarsi dalla ricerca costante del nutrimento. Scolpisce degli oggetti, fabbrica gli ornamenti e decora i suoi utensili. In alcuni luoghi la creatività umana esplode nell'arte rupestre. Inizia a collezionare soltanto per il piacere di avere degli oggetti, come fossili, conchiglie e anche i minerali dei quali apprezza il colore e la consistenza, e a proiettare le immagini, le forme che aveva in mente su oggetti e su pareti: quel momento viene considerato come la nascita dell'arte. L'arte è propria dell'uomo e in particolare dell'uomo evoluto, perché è colui che trasforma la materia attraverso il suo spirito e la rielabora. Nell'arte paleolitica i disegni venivano fatti nella profondità di grotte nelle quali non si abitava e questo significava che andare nelle grotte equivaleva a fare un viaggio sciamanico, e quei luoghi sotterranei erano considerati i luoghi degli dei, i luoghi degli spiriti. 
I nostri progenitori che si dedicarono ampiamente all'apprendimento e all'utilizzo delle forze nascoste della natura, come quelle presenti nei molluschi, nelle radici, negli insetti, trasformandoli in colori per l'arte della pittura e in posizioni per l'arte del curare. 
Questa attuazione del pensiero, costituiva anche la formazione di una dimensione sottile ovvero della sua aura. Se, per esempio, qualcuno perdeva la sua anima perché gli era stata rubata, lo sciamano inviava il suo spirito attraverso la trance in quella dimensione sottile per recuperare l'anima e guarire la persona. La trance veniva provocata con sostanze o invocando uno spirito: questo entrava nello sciamano e che si trasformava, diventando quello stesso spirito, ottenendo i risultati che voleva. Il ruolo dello sciamano è quello di ristabilire quel'armonia che si è interrotta tra il mondo della sua tribù e quello degli spiriti. 
L'incontro con altri clan è caratterizzato dalla difficoltà di comunicare per i linguaggi diversi e dal senso di possesso con la conseguente affermazione di potere che sfocia in lotta. 

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